ALL'OCCHIO: piccolo e quadrato.
Colorato, fiorito, sognante.
AL TATTO: liscio e fresco.
Primaverile,
anche se la primavera è iniziata da un po',
e Pasquale,
anche se per gli auguri di Pasqua sono probabilmente un po' in ritardo,
sono gli aggettivi con cui descriverei sinteticamente questo albo piccolo e prezioso
che alla Fiera di Bologna mi è stato autografato dall'autrice e illustratrice Satoe Tone.
Già alla prima lettura è entrato nella lista degli albi preferiti,
causa forse la mia sindrome da
uccellino dalla coda fiorita,
che non riesce proprio a stare al passo con i suoi fratelli (che non hanno la coda fiorita).
Tutti sono in grado di fare un sacco di cose. Lui no.
Non sa rompere il suo guscio, né prendere le bacche.
Mentre gli altri cantano, lui è stonato anche con gli strumenti musicali.
Ad un certo punto prova ad industriarsi e ad usare metodi alternativi,
non è tipo da arrendersi facilmente!
Ma anche in questo modo non riesce a concludere nulla con successo...
Il pallone a forma di cocomero con cui finalmente vola si sgonfia
e lo lascia solo, a terra.
Proprio mentre si rattrista, pensando alla sua incapacità,
ecco che incontra dei fiori smarriti:
"I nostri bambini stanno per nascere e non abbiamo un posto dove stare..."
"Se vi va, potete stare da me."
Passa il vento che soffia.
Passa il sole che scotta.
Passa la pioggia che bagna e la neve che gela.
E quando arriva la primavera...
L'uccellino dalla coda fiorita è cambiato, è un'altra cosa:
è fiorito!
Mi ricorda molto una canzone a cui sono affezionata fin da piccola:
Placido si chiamava, altro io non so
era un buono a nulla, ma santo diventò.
Ho letto e visto alcune interviste a Satoe:
racconta come questo libro nasca dalla sua esperienza personale,
è un immaginario fantastico, ma parte da alcune esperienze vissute da lei.
Per saperne di più rimando al blog Scaffale Basso,
che dedica il mese di aprile proprio a questa bravissima illustratrice.