mercoledì 30 dicembre 2015

UNAS MANOS PARA EL NIÑO JESUS DE PRAGA

Lucie Dvoràkovà, Editorial Meander


Per ricordare il Bambino festeggiato a Natale
ecco un libretto che racconta la leggenda del Gesù Bambino di Praga.


Nel 1628 la principessa Pollissena di Spagna 
regalò la statua di Gesù Bambino al convento dei Carmelitani,
in occasione del suo matrimonio.


Ma quando i Sassoni attaccarono la Boemia
il convento venne depredato e l'immagine sacra perduta.
Fu padre Cirillo a ritrovarla alcuni anni dopo:
seppure menomata delle mani,
i frati decisero di esporla in chiesa.


Un vecchio soldato, pregando davanti al Bambino, 
ricordò i fanciulli feriti in guerra
e donò i soldi necessari per ricostruire le mani della statua.
Nonostante l'impegno di artisti e artigiani,
ogni volta che a Gesù venivano restituite le mani
padre Cirillo sentiva un pianto durante la notte 
e ritrovava il Bambino nuovamente amputato.


Un giovane bussò un giorno al convento
e, presa in braccio la piccola statua,
chiese di poter provare lui a ricostruirla.
Quando padre Cirillo lo cercò per pagarlo,
il giovane era sparito.


Le mani di Gesù non sparirono più
e ancora oggi giungono in dono abiti e vesti da tutto il mondo
per il Bambino di Praga.

mercoledì 23 dicembre 2015

FRIDA KAHLO paper dolls

Francisco Estebanez, Chronicle Books

Dove trovare bambole di carta molto particolari,
colorate e anticonvenzionali?
Come giocare imparando a conoscere personaggi speciali?


La copertina di questo bell'album, in cartone,
raffigura le paper dolls.
All'interno una linea tratteggiata indica 
come ritagliare i profili dei due personaggi.


33 outfit!
Molti destinati alla paper doll di Frida,
alcuni a quella di Diego Rivera,
artista di cui Frida era moglie, allieva e musa.


La prima pagina contiene la storia sintetica della 
pittrice messicana,
mentre ogni vestito è accompagnato dalla breve spiegazione
dell'outfit raffigurato.


Alcuni sono ispirati a quadri di Frida.

Me and My doll

Altri sono stati realmente indossati 
e immortalati in fotografie.


"Selvaggia e passionale come il suo paese d'origine, il Messico,
violenta e dolcissima come l'attaccamento alla vita che la caratterizzò,
visionaria e realistica come i suoi quadri"


Un bellissimo regalo di Natale last minute!

venerdì 18 dicembre 2015

I 5 MALFATTI

Betarice Alemagna, Topipittori


ALL'OCCHIO: grande, rettangolare, con alcuni dettagli fucsia.
Il titolo è in corsivo, il testo in stampatello maiuscolo.
AL TATTO: liscio e fresco.

Ci sono 5 malfatti, pieni di difetti molto-molto evidenti.
Vivono insieme e non fanno un bel niente.
Non sanno fare un bel niente.
Sono proprio dei buoni a nulla.


C'è chi è tutto bucato,
e se ne sta a mangiare mele, mentre il profumino del caffè gli passa attraverso.
Un altro è piegato in due, come la carta di un giornale.


Il molle dorme sempre, è sempre molle.
Una di loro è al contrario, sottosopra
e porta le scarpe spaiate.


E l'ultimo?
Non si riesce neanche a descriverlo con le parole:
è troppo malfatto!
(Lui è sbagliato)


Un giorno compare alla porta un essere diverso: è il perfetto!
E' davvero stupendo e ha tutto al posto giusto,
per non parlare della sua chioma lunga, morbida e colorata.
Ci aspettiamo qualcosa di meraviglioso da lui!


Ha voglia di spronare i malfatti ad essere migliori,
ma appena inizia a parlare ci accorgiamo che qualcosa non va:
a lui i 5 amici sorridenti non stanno simpatici come a noi...

Cosa fate?
Cosa sapete fare?
Qui bisogna trovare un'idea, un progetto per voi!

Ma le idee passano attraverso al Bucato, il Molle ha solo idee molli
e c'è chi non ne trova tra le sue pieghe...
In compenso tra le pieghe conserva un sacco di ricordi!


A dispetto di quello che ne conclude il perfetto,
 i 5 Malfatti non sono poi così malfatti...


"Io che sono sbagliato quando mi riesce qualcosa si festeggia".
Sorride il più malfatto di tutti!

Qui il trailer del libro.

giovedì 17 dicembre 2015

FORTE COME UN ORSO

Katrin Stangl, Topipittori


ALL'OCCHIO: grande, rettangolare,
coloratissimo, vivace e allegro.
AL TATTO: come i cartoncini per fare i lavoretti.

c'era un libro un po' acciaccato,
un libro ricco di auguri!

Ti auguro di essere:
silenzioso come un topo
e timido come un cerbiatto.


Affamato come un lupo
e lento come una lumaca.


In questo libro non ci sono caratteristiche brutte, 
ma solo complimenti:
sporco come un maiale
e muto come un pesce.


Ci sono bambini
selvaggi come una tigre
e altri furbi come una volpe.


Lo stesso bambino può essere
testardo come un asino
e chiacchierone come un pappagallo.
E sempre a lui auguro di essere
assetato come un cammello,
ma audace come un leone!


Si può diventare rossi come un granchio (o come una piccola coccinella)
perché siamo furiosi come un toro.


Che bello essere operosi e giocosi
come le api e come i gatti.


Cambierei solo il finale
di questo libro:
che tu possa essere felice come un bambino!

sabato 12 dicembre 2015

IL CORRIERE DEI PICCOLI

Ecco il secondo giornale per bambini trovato al Birthday Market di Spazio B**K.
Tutti ne abbiamo sentito parlare, ma lui si presenta da solo così:
"E' un settimanale illustrato di racconti, giochi e avventure del Corriere della Sera
e ha compiuto 70 anni.
Si fa tutto in via Scarsellini 17 a Milano.
Questo è il numero 49 che porta la data del 5 dicembre 1979 e costa 1.000 lire"


Dal 1908 al 1995 è uscito nelle edicole ogni settimana
come supplemento del Corriere della Sera e
la sua pubblicazione non è stata interrotta neanche dalle due guerre mondiali.


Ho letto qui la storia del Corrierino e volevo riportare
alcune citazioni:

"L'idea della pubblicazione era venuta alla scrittrice Paola Carraro Lombroso
[...] con l'intento di far leggere i piccoli con lo stesso impegno con il quale
i papà 'accendevano la lampada migliore e leggevano il Corriere della Sera'".


"Il Corrierino era la lettura ideale per i bambini di quell'Italia che era diventata unita
da neppure cinquant'anni e li aiutava ad esprimersi in una lingua comune
che se non i loro padri, i loro nonni non conoscevano o conoscevano male".

Il primo numero del Corriere dei Piccoli

"Si poneva come obbiettivo la formazione e l'educazione dei piccoli italiani.
Per questo aveva come propria una caratteristica che mantenne nel tempo.
Quella cioè di alternare alle storie disegnate pezzi leggeri 
di divulgazione scientifica, articoli di letteratura, racconti e 
narrativa di buona qualità".


Per questo motivo inizialmente il fumetto era bandito
e sostituito da filastrocche poste sotto le illustrazioni;
venne introdotto solo in un momento successivo
con, tra le altre, vignette dedicate alla Pimpa e ai Puffi.


Ma posso intuire, dal numero che sto sfogliando, 
che l'intento formativo 
non sia per questo venuto meno:


Con una copertina dedicata allo spazio,
l'uscita 49 presenta Einstein
"il genio che ha aperto agli uomini le porte dell'universo".


Oltre allo spazio questo volume di dicembre
celebra anche l'arrivo del Natale
con lettere di bambini ai genitori e di adulti ai più piccoli:


Non manca la storia a puntate dell'Uomo di Neve.


E istruzioni fantasiose per divertirsi con i robot!


venerdì 11 dicembre 2015

MICHELINO

Numero 4, 18 novembre 1961


Lunedì 7 dicembre sono stata al Birthday Market di Spazio B**K
e ho trovato due giornali per bambini di parecchi anni fa!
Il primo è Michelino, edito negli anni '60,
di cui non avevo mai sentito parlare.


Il numero che tengo tra le mani
è formato da 20 facciate, compresa la copertina e il retro di copertina,
ma tutte sono ricche di giochi, storie e figure!


C'è da colorare la foresta,


da imparare l'alfabeto con l'aiuto degli animali


e da osservare una famiglia di cervi,
leggendone la storia.


Alcune pagine servono addirittura per costruire fattorie, 
costruzioni di carta con tanto di comignoli
e indicazioni per erigere una staccionata con degli stuzzicadenti.


L'ultima pagina fornisce una paper doll molto particolare:
è un cowboy che suona l'armonica.
Nel riquadro arancione viene spiegato come rendere la bambolina animata!


Insomma, questa pubblicazione faceva per i bambini 
un po' quello che Flow Magazine vuole fare per i grandi.
Se quest'ultimo non avesse origini olandesi 
giurerei che si fosse ispirato anche a Michelino.
Se pure sia avvenuto inconsapevolmente ne ha preso in mano l'eredità
e ne siamo lieti!

Presto sveleremo il secondo giornaletto proveniente dal passato..