Mi sono imbattuta in un'intervista meravigliosa che mi ha fatto
innamorare del lavoro di Beatrice Alemagna.
Poter curiosare nello studio e nel lavoro di questa illustratrice
attraverso il suo racconto mi ha avvicinato
attraverso il suo racconto mi ha avvicinato
un pochino di più alla comprensione del processo creativo degli artisti.
Ho studiato storia dell'arte, ma fatico tanto a visualizzare nei miei pensieri cosa vuol dire
lavorare fino a creare un quadro, un libro, un brano musicale.
Mi ha sempre incuriosito molto
(forse per questo leggo spesso biografie di pittori o scultori)
e intuisco sempre di più che debba trattarsi di una cosa molto più pratica,
legata alla vita quotidiana di quanto possiamo immaginarci,
piuttosto che qualcosa di mentale e astratto.
piuttosto che qualcosa di mentale e astratto.
Il libro Frida Kahlo di Rauda Jamis è stato molto utile,
ma la presentazione di Beatrice Alemagna
mi ha fatto venir voglia di trovare il mio di processo creativo!
L'intervista è stata realizzata due anni fa, in occasione della mostra
"Beatrice Alemagna, Illustr-Autrice",
allestita a Palazzo Ducale per Lucca Comics&games 2013.
"Beatrice Alemagna, Illustr-Autrice",
allestita a Palazzo Ducale per Lucca Comics&games 2013.
L'altra sera un amico graphic designer citava un articolo di Vice:
Internet ci si sta rivoltando contro perché ci mostra solo quello che
già ci piace, sceglie per noi quello che già rientra nella nostra sfera,
senza farci vedere ciò che c'è di diverso.
Mi ha fatto pensare ad una risposta di Beatrice
in un video prodotto da Le Figure dei Libri mentre l'illustratrice disegna:
DOMANDA:
Non hai mai paura di sbagliare?
RISPOSTA:
Ho sempre paura di sbagliare,
ho il terrore di sbagliare,
però lo sbaglio poi è interessante.
Per questo non mi piace il computer, perché il computer
non ti dà molte possibilità di sbaglio.
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