ALL'OCCHIO: grande e bellissimo.
Il mare è pieno di onde, le illustrazioni simpaticissime.
AL TATTO: la copertina è realizzata in cartone spesso.
In valigia resiste ad ogni scossone.
Il libro è davvero famosissimo, e a ragione!
Nel 2013 si è aggiudicato il premio Andersen.
Per questo motivo farne una presentazione non avrebbe davvero molto senso,
ma il fatto è che ho appena scoperto alcune cose sulla geografia.
Mio marito insegna in una scuola media:
quest'anno sono andata all'Open Day ed ho partecipato
alla presentazione della mostra curata da lui.
I ragazzi di prima presentavano il territorio italiano, in pratica avevano deciso di fare
una lezione di geografia.
Ricordo di aver sempre odiato questa materia.
Mia mamma deve averle provate tutte per insegnarmi la collocazione delle città
(almeno quelle italiane!)
Una volta ricevetti un puzzle dell'Italia politica in regalo,
anche una palla con la stampa del globo...
Non servì a niente!
Ma nella mostra curata a scuola si spiegava la geografia attraverso Google Earth:
con le cartine... e ai ragazzi piaceva!
In effetti ho cominciato ad imparare davvero qualcosa guardando le mappe,
perché quando prendi in mano una mappa poi fai un viaggio!
Quando sono stata a New York, quando ho visitato la Spagna,
quando sono atterrata a Città del Messico in viaggio di nozze...
allora ho cominciato ad imparare.
Allora ho visto che i messicani sembrano sempre arrabbiati,
ma si fermano tutti a cerchio a vedere gli spettacoli delle maschere in strada.
E ho scoperto che le cascate che ho fotografato a Yosemite
possono creare degli arcobaleni lunari:
Un'amica è stata in Namibia, ha fatto un safari come luna di miele e mi ha portato
un elefante di legno intagliato lì.
Durante uno scalo in Canada qualcuno ha pensato a me con un pensierino
allo sciroppo d'acero.
Elisabetta e Massimiliano invece mi hanno raccontato del Giappone.
Ci si entusiasma tanto per questo libro che ci si comincia ad innamorare anche
delle cartine vere e proprie:
in Utah ne ho trovata una meravigliosa, che rappresenta tutti i territori indiani!
Ma anche per chi non viaggia molto:
conosco un uomo che da bambino giocava sdraiato sulle cartine geografiche,
ancora oggi impara tutto sui paesi vicini e lontani.
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