martedì 10 novembre 2015

PAPER DOLLS

C'è chi ha la fortuna di trovarne dei libri: 
veri e propri album avvistati accanto ad una mostra di abiti di Valentino,
su un banchetto della Milano Vintage Week... 
ma che si parli di volumi o di fogli sparsi
sempre di carta e di illustrazione si tratta. 


Sembrerebbe che siano nate nel XVIII secolo a Parigi, 
durante il regno di Luigi XV.
Ed è proprio indicato che la zona di origine delle bambole di carta
sia la città della moda: perché esse sono fatte 
in modo che il cambio d'abito sia al centro dell'attenzione.


Variare l'outfit vuol dire anche fare lavori diversi.


Significa accorgersi del cambio delle stagioni o
 fare scelte buffe e simpatiche.


Con l'avvento delle prime riviste femminili erano proprio le bambole di carta 
a fare da pubblicità ai modelli più famosi.
E infatti ricordano tanto i cartamodelli della nonna e delle sarte.


Una delle illustratrici più conosciute nella storia delle paper dolls
si chiama Rose Cecil O'Neil.
E' nata il 25 giugno 1874 e ha inventato la bambola Kewpie, la bambola con le ali.

Con queste figure di carta
le bimbe possono sbizzarrirsi in un'attività allegra e frivola,
un gioco solo bello e inutile,
ma anche serio e di precisione,
che piace pure alle mamme e, siamo sincere, anche a noi bambine un po' cresciute.
Se poi i vestitini sono addirittura VELLUTATI...


Un sito su cui è possibile acquistare paper dolls, accessori di carta o giornali a tema:

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